Progetto Vivaldi
Queste visioni fuggitive fra classica e jazz, come le ha definite Maurizio D’Alessandro, si basano su una versione del compositore americano Jorge Calandrelli che scrisse nel 1995 per il clarinettista Eddie Daniels.
Queste visioni fuggitive fra classica e jazz, come le ha definite Maurizio D’Alessandro, si basano su una versione del compositore americano Jorge Calandrelli che scrisse nel 1995 per il clarinettista Eddie Daniels.
Un filo rosso che sottende il progetto è un ideale quanto concreto tributo di compositori bianchi americani all’anima e alla cultura musicale dei neri. Un programma che si sviluppa in un arco di tempo che va dalla Rhapsody in Blue di George Gershwin (1924) fino ai brani di Mike Garson (1994).
E’ un progetto nato nel 1986 per evidenziare il rapporto che Liszt ebbe con Albano nell’800. Nato come settimane internazionali lisztiane e divenuto festival il progetto ideato e curato da Maurizio D’Alessandro interessa trasversalmente diversi ambiti ovvero: concerti, conferenze, master, convegni di studio.
Un insolito concerto nel quale compaiono musiche così come furono eseguite in casa Mendelssohn nel gennaio del 1833. Musica in casa Mendelssohn come in tante case borghesi dell’800. Ideato e scritto da Maurizio D’Alessandro
Una piece incentrata sull’ultimo periodo della vita di Schumann attraverso la rilettura del libro Il richiamo dell’angelo. Cinque pezzi fantastici sulla follia di Schumann di Alessandro Zignani. Da un’idea di Maurizio D’Alessandro…