Visioni suggestive fra classica e jazz
Queste visioni fuggitive fra classica e jazz, come le ha definite Maurizio D’Alessandro, si basano su una versione delle stagioni di Vivaldi del compositore argentino Jorge Calandrelli che scrisse nel 1995 per il clarinettista Eddie Daniels. Su questa versione Massimiliano Caporale –pianista, compositore e direttore d’orchestra- ha elaborato le “visioni “ dove l’idioma jazzistico interagisce con la partitura classica generando un’ originale rilettura delle stagioni vivaldiane.
A questo si aggiungono le particolari sonorità che pervadono l’intera composizione: l’equilibrato trattamento dell’organico jazz con l’orchestra da camera beneficia dell’intenso colore timbrico del clarinetto che segue in modo pressochè pedissequo la parte originale del violino solista.
Organico: clarinetto solista, orchestra d’archi, clavicembalo, pianoforte, basso, batteria.